Scegliere il materasso: alcune risposte.

Scegliere il proprio materasso non è mai semplice. Ecco perché abbiamo chiesto al Dottor Michele Pieri, coordinatore del gruppo fisioterapisti e socio unico del Polisaragozza, di rispondere a qualche nostra domanda in merito.

Scegliere il materasso – Polisaragozza

Io ho scelto il materasso in lattice perché quello a molle può generare campi elettromagnetici.

Falso! Per generare un campo elettromagnetico apprezzabile, le molle dovrebbero essere realizzate con materiale magnetico e poi generare un campo elettrico indotto. I materassi sono costituiti di materiali come il cotone, fibre sintetiche che comunque di per sé sono isolanti...  insomma è una vera sciocchezza.

 

...ma comunque possono incrementare altri campi magnetici come quello terrestre!

Falso! L’intensità del campo magnetico terrestre (geomagnetismo) ha un intensità trascurabile e le molle dei materassi sono appunto costituite da materiali che non hanno effetti sui campi magnetici.

 

Io comunque ho preso un modello anallergico perché soffro di allergie.

Velso! ... vero e falso. Una delle più comuni tipi di allergie è quella legata agli acari della polvere che normalmente convivono con gli esseri umani (sinantropia) nutrendosi delle scaglie di pelle e forfora che normalmente gli individui perdono durante la giornata. Questi acari sono invisibili ad occhio nudo; abitano prevalentemente letti e cuscini. Questi acari prediligono tessuti naturali, per questo le persone allergiche devono usufruire di strumenti speciali che impediscano la proliferazione degli allergeni.

Attenzione, però! L’acquisto di un materasso in materiale anallergico non elimina il rischio di contaminazione dei cuscini, federe e delle lenzuola... usare spesso un aspirapolvere potente con filtro EPA.

Attenzione anche all’acquisto di materassi in lattice! Molte persone infatti manifestano sintomi di allergia anche a questo materiale.

 

Io ho scelto il memory foam perché è il più duro e quindi il più adatto a me che soffro di problemi vertebrali cronici

Falso! Non necessariamente la durezza e la compattezza di un materasso sono indice di qualità o di appropriatezza nei confronti di patologie vertebrali. Solo una minima parte dei pazienti trova giovamento da un materasso molto rigido.

Attenzione ai materassi in Memory Foam: un aspetto negativo di questo materiale è che trattiene il calore, il memory foam è infatti termosensibile e si adatta al calore del corpo, inoltre si modifica la densità sulla base delle temperature (in inverno, se la camera da letto è particolarmente fredda il memory risulterà più denso rispetto ad una stanza calda che farà "ammorbidire" il materasso).

 

Come scegliere correttamente il proprio materasso?

  • Intanto bisogna sapere se ci sono problemi di sensibilità ad agenti allergeni.
  • In secondo luogo è meglio scegliere un materasso semi rigido con rinforzo dei fascioni perimetrali.
  • Provatelo! La scelta dipende anche dal peso corporeo. Questo comporta anche la necessità a volte di mediare esigenze diverse (letti matrimoniali).
  • Scegliete anche la rete. Non ci sono evidenze scientifiche in merito, ma sicuramente una rete in doghe è sicuramente più idonea.

Alcune cose importanti:

  • Igiene 1: il materasso va preservato! Coprimaterasso e coprirete sono d’obbligo e vanno lavati settimanalmente.
  • Igiene 2: è necessario, con l’aspirapolvere, dargli una solenne “aspirata” almeno una volta al mese.
  • Evitare l’uso di elettrodomestici a vapore: facilitano muffe, batteri e acari.
  • Effetto memoria: come per le gomme dell’auto, il materasso va girato per evitare l’effetto “fossa”... per quella e il riposo eterno c’è tempo!
  • Il materasso ha una vita, non è eterno, va ciclicamente cambiato almeno ogni 10/15 anni.
  • Evitare i letti “contenitore” ... il letto deve essere “libero”, arieggiato.
  • Attenzione al fuoco!!! I materassi sono spesso molto infiammabili (la legge prevede che negli alberghi siano ignifughi).

Cosa aggiungere...? Cosa c’è di più bello che andare sotto le lenzuola appena cambiate? Buon riposo.

Questo articolo è stato scritto da

Dott. Michele Pieri

Coordinatore gruppo fisioterapisti e Socio Unico

michelepieri@polisaragozza.com